Festa dell'Europa
In sintesi, l'Unione europea ha unito gli Stati membri, nelle risorse economiche, evitando così le guerre "fratricide". Perché di questo si tratta. Nasce, l'UE, dopo ben 2 guerre mondiali, nate prevalentemente, come tutte le piccole e grandi guerre del mondo, per interessi economici. Comprese quelle che, ancora oggi, vengono mascherate da "guerre di religioni" (Sì, come no? Ma non andiamo troppo fuori tema...).
- 9 maggio 1950: La Dichiarazione Schuman esprime la volontà di un'Europa Unita che porterà all'istituzione della Comunità europea del carbone e dell'acciaio.
https://it.wikipedia.org/wiki/Unione_europea
- Il motto dell'UE: "Unita nella diversità", il motto dell'Unione europea, è stato usato per la prima volta nel 2000.
Il motto sta ad indicare come, attraverso l'UE, gli europei siano riusciti ad operare insieme a favore della pace e della prosperità, mantenendo al tempo stesso la ricchezza delle diverse culture, tradizioni e lingue del continente.
Il motto in tutte le lingue ufficiali dell'UE
https://europa.eu/european-union/about-eu/symbols/motto_it
- L'inno europeo
La melodia utilizzata per rappresentare l'UE è tratta dalla Nona sinfonia, composta nel 1823 da Ludwig van Beethoven, che ha messo in musica l'"Inno alla gioia", scritto da Friedrich von Schiller nel 1785.
https://europa.eu/european-union/about-eu/symbols/anthem_it
- Unione europea in sintesi
Istituto Calvi
Pubblicato il 30 nov 2012
Unità didattica sull'Unione Europea: fasi storiche , trattato di Maastricht e Istituzioni europee in sintesi
- L'inno europeo: l'inno alla gioia
Versione integrale, "Lunga", e forse "noiosa" da ascoltare tutta, rispetto al pezzo famoso estrapolato dall'intera Sinfonia n. 9 in Re minore op. 125 di Ludwig van Beethoven.
Ma voglio che si abbia l'idea "integrale" della situazione, e non solo la parte "bella" e veloce da ascoltare.
Perché, oggi abbiamo questo difetto, tutti noi occidentali: vivere solo il "pop", il "facile", dimenticando come nel caso della grande evoluzione storica culturale dell'Unione europea, la storia che c'è dietro.
Non si vuole ricordare, perché "brutta", dolorosa.
Ma così facendo, si perde la memoria storica, e si rischia di ricadere e di rivivere le stesse tragedie che abbiamo già vissuto, e subito, nella storia; nemmeno troppo passata, ma recente.
Beethoven - Symphony No.9 (10000 Japanese) - Freude schöner Götterfunken
- Un altro aspetto rilevante dell'importanza dell'UE sono gli sbarchi (e peggio ancora: le tragedie di immigranti morti in mare), di persone da altri Stati del mondo, nella nostra Europa. Paesi che si fanno le guerre tra loro. Guerre che sono il principale motivo per cui gli uomini, donne e bambini che sono nati lì, devono scappare, per solo sopravvivere.
Noi, europei, per fortuna abbiamo superato le guerre tra Paesi vicini. Ma sembra che oggi non ne diamo la giusta importanza, nonostante gli sbarchi appunto, e altro, dovrebbero farcene ricordare, e ringraziare di essere giunti a questo progresso.
Anzi, sembra che ci sia una generalizzata, diffusa e in esponenziale crescita, "voglia di nazionalismo", di isolarsi, di chiudersi. Un ritorno al passato insomma. Alle divisioni, ai muri. Cosa che può essere pericolosa, fino anche al punto, estremo, di nuove guerre.
Non "sembra" ma è assodato, si vive una crescita del fenomeno chiamato "populismo" (che vuol dire tutto e niente) ma che sottintende una disaffezione del popolo alle istituzioni, a partire da quelle nazionali, fino alle grandi istituzioni che raggruppano più Paesi; come la Unione europea, appunto.
Non che "il popolo" non abbia valide ragioni per essere ribelle alle istituzioni, ma sbaglia. Sbaglia perché, non sono le istituzioni sbagliate, un male, ma sono gli uomini, e donne, che ne fanno parte. Sono i mali insiti nell'essere umano, in particolare nei "piccoli esseri umani", l'origine di tutti i mali, "populismo" (inteso come rifiuto e ribellione alle istituzioni) compreso, "Piccole persone", che, purtroppo, si ritrovano a decidere in queste grandi istituzioni, commettendo gravi crimini, sia morali etici ecc, ma anche legislativi stessi. Non sono pochi i casi, infatti, di "rappresentati politici arrestati o fatti dimettere, per reati legislativi", facendo danni, non solo economici (se non peggio, rendendosi responsabili della vita o morte di persone, in particolare i poveri, rubando soldi destinati originariamente a strutture sanitarie; o decidendone la chiusura) ma anche danni alla credibilità delle istituzioni stesse, alimentando quindi quello che viene definito "populismo", e che è un male, ovviamente (nell'accezione che ne viene data in questi casi).
Non che oggi non si facciano guerre, quelle "classiche", anche in Europa: se ne fanno economiche.
Altri link utili
https://europa.eu/european-union/about-eu/symbols/europe-day_it
https://europa.eu/european-union/about-eu/symbols/generic-europe-day_it
http://www.europarl.europa.eu/portal/it
https://it.wikipedia.org/wiki/Bandiera_dell%27Europa
foto "base" (senza la mia modifica) delle nazioni europee presa da
https://movipolis.blogspot.it/2014/12/lunione-europea-le-origini-i-moventi-la.html
dove, in un lunghissimo articolo, corredato da immagini, riassume le date salienti della storia
L'Unione Europea: le origini, i moventi, la storia, le politiche e le crisi
di +Andrea Bonaveri
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| Paesi europei abbracciati, come fratelli |
- 9 maggio 1950: La Dichiarazione Schuman esprime la volontà di un'Europa Unita che porterà all'istituzione della Comunità europea del carbone e dell'acciaio.
https://it.wikipedia.org/wiki/Unione_europea
- Il motto dell'UE: "Unita nella diversità", il motto dell'Unione europea, è stato usato per la prima volta nel 2000.
Il motto sta ad indicare come, attraverso l'UE, gli europei siano riusciti ad operare insieme a favore della pace e della prosperità, mantenendo al tempo stesso la ricchezza delle diverse culture, tradizioni e lingue del continente.
Il motto in tutte le lingue ufficiali dell'UE
https://europa.eu/european-union/about-eu/symbols/motto_it
- L'inno europeo
La melodia utilizzata per rappresentare l'UE è tratta dalla Nona sinfonia, composta nel 1823 da Ludwig van Beethoven, che ha messo in musica l'"Inno alla gioia", scritto da Friedrich von Schiller nel 1785.
https://europa.eu/european-union/about-eu/symbols/anthem_it
- Unione europea in sintesi
Istituto Calvi
Pubblicato il 30 nov 2012
Unità didattica sull'Unione Europea: fasi storiche , trattato di Maastricht e Istituzioni europee in sintesi
- L'inno europeo: l'inno alla gioia
Versione integrale, "Lunga", e forse "noiosa" da ascoltare tutta, rispetto al pezzo famoso estrapolato dall'intera Sinfonia n. 9 in Re minore op. 125 di Ludwig van Beethoven.
Ma voglio che si abbia l'idea "integrale" della situazione, e non solo la parte "bella" e veloce da ascoltare.
Perché, oggi abbiamo questo difetto, tutti noi occidentali: vivere solo il "pop", il "facile", dimenticando come nel caso della grande evoluzione storica culturale dell'Unione europea, la storia che c'è dietro.
Non si vuole ricordare, perché "brutta", dolorosa.
Ma così facendo, si perde la memoria storica, e si rischia di ricadere e di rivivere le stesse tragedie che abbiamo già vissuto, e subito, nella storia; nemmeno troppo passata, ma recente.
Beethoven - Symphony No.9 (10000 Japanese) - Freude schöner Götterfunken
- Un altro aspetto rilevante dell'importanza dell'UE sono gli sbarchi (e peggio ancora: le tragedie di immigranti morti in mare), di persone da altri Stati del mondo, nella nostra Europa. Paesi che si fanno le guerre tra loro. Guerre che sono il principale motivo per cui gli uomini, donne e bambini che sono nati lì, devono scappare, per solo sopravvivere.
Noi, europei, per fortuna abbiamo superato le guerre tra Paesi vicini. Ma sembra che oggi non ne diamo la giusta importanza, nonostante gli sbarchi appunto, e altro, dovrebbero farcene ricordare, e ringraziare di essere giunti a questo progresso.
Anzi, sembra che ci sia una generalizzata, diffusa e in esponenziale crescita, "voglia di nazionalismo", di isolarsi, di chiudersi. Un ritorno al passato insomma. Alle divisioni, ai muri. Cosa che può essere pericolosa, fino anche al punto, estremo, di nuove guerre.
Non "sembra" ma è assodato, si vive una crescita del fenomeno chiamato "populismo" (che vuol dire tutto e niente) ma che sottintende una disaffezione del popolo alle istituzioni, a partire da quelle nazionali, fino alle grandi istituzioni che raggruppano più Paesi; come la Unione europea, appunto.
Non che "il popolo" non abbia valide ragioni per essere ribelle alle istituzioni, ma sbaglia. Sbaglia perché, non sono le istituzioni sbagliate, un male, ma sono gli uomini, e donne, che ne fanno parte. Sono i mali insiti nell'essere umano, in particolare nei "piccoli esseri umani", l'origine di tutti i mali, "populismo" (inteso come rifiuto e ribellione alle istituzioni) compreso, "Piccole persone", che, purtroppo, si ritrovano a decidere in queste grandi istituzioni, commettendo gravi crimini, sia morali etici ecc, ma anche legislativi stessi. Non sono pochi i casi, infatti, di "rappresentati politici arrestati o fatti dimettere, per reati legislativi", facendo danni, non solo economici (se non peggio, rendendosi responsabili della vita o morte di persone, in particolare i poveri, rubando soldi destinati originariamente a strutture sanitarie; o decidendone la chiusura) ma anche danni alla credibilità delle istituzioni stesse, alimentando quindi quello che viene definito "populismo", e che è un male, ovviamente (nell'accezione che ne viene data in questi casi).
Non che oggi non si facciano guerre, quelle "classiche", anche in Europa: se ne fanno economiche.
Altri link utili
https://europa.eu/european-union/about-eu/symbols/europe-day_it
https://europa.eu/european-union/about-eu/symbols/generic-europe-day_it
http://www.europarl.europa.eu/portal/it
https://it.wikipedia.org/wiki/Bandiera_dell%27Europa
foto "base" (senza la mia modifica) delle nazioni europee presa da
https://movipolis.blogspot.it/2014/12/lunione-europea-le-origini-i-moventi-la.html
dove, in un lunghissimo articolo, corredato da immagini, riassume le date salienti della storia
L'Unione Europea: le origini, i moventi, la storia, le politiche e le crisi
di +Andrea Bonaveri
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